
VIAVAI VAIVIA
Mobilità Residenza Confinamenti
Call for Proposals 2026
Oggi più che mai tutto sembra muoversi: migranti, turisti, uomini e donne d’affari, student3, disoccupat3 e lavorator3; tecnologie, virus, animali, semi e piante, aria e acque; droghe, mafie, idee, movimenti politici, merci, immagini, soldi e rifiuti. Movimenti che avvengono con i mezzi di locomozione e di trasmissione più diversi: a piedi, su treni, aerei, navi e chiatte, con automobili elettriche o a combustione, per mezzo di droni, infrastrutture digitali e dispositivi mobili che consentono forme accelerate di comunicazione e d’interazione in continuo mutamento.
Così oggi, ma non solo da oggi. Come ha affermato l’antropologo James Clifford, società e persone ci pongono da sempre davanti a specifiche “dinamiche di residenza/viaggio”, poiché l’abitare è sempre un “abitare-nel-viaggio”. Per comprendere quello che accade, per sapere come ci si muove e per sapersi muovere, occorre guardare non solo vicino ma anche lontano, ad altri modi di muoversi, a come stabiliamo e valichiamo distanze, a come cerchiamo di restare fermi o veniamo costretti al movimento e all’immobilità.
Non è solo questione di spostamenti da un luogo a un altro ma anche di mutamento di condizioni di vita, di mobilità sociale, del superamento di soglie che producono cambiamenti e metamorfosi, di mobilitazioni e smobilitazioni. I transiti sempre più frequenti e veloci fra le diverse parti del mondo riducono le distanze, facilitano le comunicazioni e moltiplicano gli attriti, i malintesi e i conflitti. Non ci si muove tutti insieme, né alla stessa velocità o per gli stessi scopi o con la stessa libertà: all’intensa mobilità delle élite transnazionali e cosmopolite e del turismo low cost si contrappone la mobilità bloccata o forzata di un numero crescente di persone impoverite e messe ai margini, spesso intrappolate nelle terre di nessuno tra partenze, derive e approdi. Queste (im)mobilità diseguali prendono forma nelle dislocazioni prodotte dalla globalizzazione neoliberista, lungo i muri e i confini eretti dal riemergere di sovranismi e protezionismi, nell’interazione con diverse eredità storiche e culturali, all’ombra di futuri e aspirazioni che prendono forma secondo i vincoli imposti dalla crisi ambientale.
Il World Anthropology Day 2026 “VIAVAI VAIVIA: mobilità, residenza, confinamenti” vuol essere un invito a oltrepassare la polarizzazione tra un nomadismo cosmopolita deterritorializzato e una stanzialità priva di orizzonti, tra la leggerezza e fluidità della “società liquida” e il doppio speculare di un sostanzialismo identitario che propugna il ritorno alle radici e che immagina il locale come un piccolo mondo chiuso su sé stesso, facendo della stabilità e della stanzialità una condizione “di normalità”: come se l’alternativa fosse quella tra l’essere in perenne movimento o il restare inchiodati alla terra in cui si è nati.

Invitiamo antropolog3, studios3 di altre discipline, professionist3 e lavorator3 a portare le loro esperienze, progettualità e riflessioni sulle (im)mobilità che attraversano Milano, Torino e Roma. Chi e che cosa si muove o viene oggi confinato nelle nostre città? Quali reti materiali e immateriali connettono o allontanano Milano, Torino e Roma tra loro? Quali nessi legano mobilità, diritti e giustizia sociale? I temi che animano questa edizione hanno origine dalla convinzione che il riconoscimento delle diseguaglianze relative al diritto alla (im)mobilità rappresenti per l’antropologia l’occasione non solo per esercitare il proprio sguardo critico ma anche per impegnarsi attivamente a favore di una maggiore giustizia sociale.
Il World Anthropology Day 2026 farà della mobilità il suo tema e promuoverà anche modalità di partecipazione che stimolino gli spostamenti tra una città e l’altra e proposte di eventi (in presenza, da remoto o in movimento da un luogo all’altro) che le connettano e le tengano insieme, sperimentando forme di mobilità innovative o evidenziando blocchi insormontabili. L’edizione partirà il 19 febbraio 2026 con il Convegno di Apertura, che si terrà all’Università di Milano-Bicocca e riunirà tutt3 le/i partecipanti, per poi svilupparsi in tre settimane distinte, una per ciascuna città, così da facilitare gli spostamenti dall’una all’altra o verso “terre di mezzo” e luoghi di transito – un autogrill ad esempio, perché no? – che possano costituire punti di incontro.
Le iniziative – laboratori, incontri, passeggiate, mostre, eventi per ragazz3 e bambin3 o altre attività – devono essere pensate per portare l’antropologia nei quartieri, nelle scuole, nei luoghi del lavoro e del tempo libero nelle città metropolitane di Milano, Torino e Roma, in aree a esse connesse o toccando tutte le tre città contemporaneamente, e devono prevedere la presenza di antropolog3 in collaborazione con altre figure professionali, enti e istituzioni.
Convegno di Apertura
World Anthropology Day
Università di Milano-Bicocca
Giovedì 19 febbraio 2026
Torino
giovedì 19, venerdì 20 e sabato 21 febbraio 2026
Milano
giovedì 26, venerdì 27 e sabato 28 febbraio 2026
Roma
giovedì 5, venerdì 6 e sabato 7 marzo 2026
La scadenza per l’invio delle proposte è il 15 novembre 2025.
Per informazioni potete scriverci a: anthroday@gmail.com
Il World Anthropology Day è un’iniziativa promossa dall’American Anthropological Association e lanciata a Milano (dal 2019), a Torino (dal 2023) e a Roma (dal 2026), dal corso di Laurea Magistrale in Antropologia Culturale e Sociale (ex Scienze Antropologiche ed Etnologiche), dal Dottorato in Antropologia Culturale e Sociale, dal Dottorato Patrimonio Immateriale nell’Innovazione Socio-Culturale e dal Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa” dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. La rassegna è organizzata in collaborazione con SIAA (Società Italiana di Antropologia Applicata), con il dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni dell’Università di Milano Statale, con il dipartimento di Studi Umanistici dell’Università IULM, con i dipartimenti di Culture, Politica e Società e di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino e con il dipartimento di Storia, Antropologia, Religioni, Arte, Spettacolo dell’Università di Roma Sapienza. Dal 2024 Radio Popolare è media partner; World anthropology Day si avvale anche del contributo organizzativo di Presso e della partnership con LaRivistaCulturale.
Dipartimenti Partner
IULM
Dipartimento di Studi Umanistici
Università di Milano Statale
Dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni
Università di Torino
Dipartimento di Culture, Politica e Società
Università di Torino
Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione
Università Sapienza di Roma
Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo – Facoltà di Lettere e Filosofia